Spazi mentali: rileggere L´Infinito
DOI:
https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i10-11p39-60Keywords:
Giacomo Leopardi, Teoria cognitiva, Dimostrativo, Anafora, Deissi, Metafora, Testo poetico, Mine en abymeAbstract
Ii saggio vuole essere un esercizio di lettura cognitiva del testo poetico, i.e, delle operazioni mentali che mettiamo in atto leggendo un testo poetico. Il focus è sull´uso del dimostrativo "questo" nella poesia L' Onfinito di Giacomo Leopardi. "Questo" deittico nella língua comune, ha uno status ambiguo nel testo di finzione, a metà tra anafora e deissi, e ricopre in ogni caso la funzione importante di costruire un punto di vista e uno spazio mentale fantasmatico. "Questo", in asociazione con la metafora "questo mare" ne L´Infinito è nello stresso tempo anafora, riferimento al già detto, identficazione di un referente nuovo, segnale della costruzione di un nuovo spazio mentale. L´Infinito è letto con l´ausilio della teoria degli spazi mentali di Fauconnier e Turner che vede la metafora come fuzione (blending) tra due spazi mentali. Viene così visto mise en abyme, finzione nella finzione, creazione di uno spazio fittizio in uno spazio fittizio. La crezione di un nuovo spazio mentale (identificato dalla metafora questo mare), tema de L´Infinito, è così modello e metafora della creazione poetica e dell´atto di trasferimento nel mondo fantastico del resto, operato dal lettore.Downloads
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Published
2005-12-30
Issue
Section
Literatura e crítica
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How to Cite
Facchetti, S. (2005). Spazi mentali: rileggere L´Infinito. Revista De Italianística, 10-11, 39-60. https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i10-11p39-60