IL Molto Amato Cuore di Ghismonda: Riflessioni sull’Eucaristia e sul Santo Graal

Autori

  • Fabiano Dalla Bona Universidade Federal do Rio de Janeiro. Faculdade de Letras

DOI:

https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i25p13-26

Parole chiave:

Boccaccio, Decameron, Ghismonda, Eucaristia, Santo Graal

Abstract

Il presente paper cerca di tracciare delle possibili convergenze tra la novella di Ghismonda (Decameron IV, 9) con il mito del Santo Graal e con il sacramento dell’Eucaristia, basandosi sugli scritti di Le Goff, Charbonneau-Lassai e Camporesi, tra altri. Nel sacramento cattolico, Cristo offre il suo corpo e il suo sangue agli apostoli affinché, consumandoli, entrino in comunione con Lui nella vita eterna, annunciando la basa dell’escatologia cristiana. Ghismonda, dopo aver bevuto il sangue intriso di veleno, che lei stessa aveva versato sul cuore dell’amante ucciso dal padre, entra in comunione con Guiscardo in una vita eterna, consumando quell’amore interrotto dal padre e indicando la “sua” escatologia. I discepoli bevvero il sangue di Cristo dal Graal: Ghismonda bevve il sangue di Guiscardo da una coppa d’oro. Coincidenza o allusione?

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Biografia autore

  • Fabiano Dalla Bona, Universidade Federal do Rio de Janeiro. Faculdade de Letras
    Professore del Dipartimento di Lettere Straniere Neolatine e del Programma di Post-laurea in Lettere Neolatine della Universidade Federal do Rio de Janeiro (UFRJ). Ha ottenuto il suo master in Letteratura Italiana presso la Universidade de São Paulo, e il dottorato in Lettere Neolatine – Letteratura Italiana presso la UFRJ. Concentra la propria ricerca sui rapporti tra Letteratura e Gastronomia e Letteratura e Paesaggio. Tra le sue pubblicazioni, ha scritto i libri Literatura e Gastronomia (2005), O Céu na Boca e Fama à mesa (2010)

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Pubblicato

07-06-2013

Fascicolo

N. 25 (2013)

Sezione

Não definida

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Come citare

Bona, F. D. (2013). IL Molto Amato Cuore di Ghismonda: Riflessioni sull’Eucaristia e sul Santo Graal. Revista De Italianística, 25, 13-26. https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i25p13-26