A palavra esgarçada de Giorgio Caproni

Autori

  • Patricia Peterle Universidade Federal de Santa Catarina

DOI:

https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i27p16-24

Parole chiave:

Giorgio Caproni, poesia italiana moderna, linguaggio, esistenza

Abstract

L’esistenza come contraddizione, la perdita, il non-luogo, la storia come verità messa in scacco e la possibilità di lettura dai vestigi trovati negli scavi (della realtà e del linguaggio) sono i temi centrali della poetica di Giorgio Caproni

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Biografia autore

  • Patricia Peterle, Universidade Federal de Santa Catarina
    É docente di Letteratura Italiana presso l’Universidade Federal de Santa Catarina (UFSC). Ha conseguito un Post dottorato in Storia, presso l’UNESP (2011), con Tânia Regina de Luca, e un’altro in Letteratura Italiana, presso l’ Università degli Studi di Genova (2015), con Enrico Testa. È editore, insieme a F. Pierangeli e A. Santurbano, di Mosaico. Collabora con il Jornal Rascunho. Ha tradotto le edizioni di Ablativo, di Enrico Testa (con Andrea Santurbano e Silvana de Gaspari); Pilatos e Jesus, di Giorgio Agamben (con Silvana de Gaspari); O menininho di Giovanni Pascoli (no prelo). Ha curato Contemporaneidades de Umberto Saba (insieme a Lucia Wataghin, 2014) e Itália do pós-guerra em diálogo (2010); Fluxos Literários (2012); Coleções Literárias (2013); História e Arte: memória e patrimônio (2014). Oltre a saggi in riviste nazionali e internazionali, ha pubblicato nel 2015 il libro No limite da palavra: percursos na poesia italiana, con saggi su G. Ungaretti, E. Montale, G. Caproni, V. Sereni e E. Testa.

Pubblicato

06-06-2014

Fascicolo

Sezione

Não definida

Come citare

Peterle, P. (2014). A palavra esgarçada de Giorgio Caproni. Revista De Italianística, 27, 16-24. https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i27p16-24