Voci di Trans-poesia dalle Americhe a Carmelo Bene

Autori

  • Nicola Licciardello

DOI:

https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i16p97-122

Parole chiave:

Trans-culturazione, sincretismo, trans-poesia, J. Lezama Lima e “Origenes” (Cuba), Beats (Usa), Carmelo Bene.

Abstract

L'esilio alla conquista della Terra Promessa genera meticciati, trans-culturazioni, sincretismi, che rinnovano le lingue delle comunità umane. I poeti ne sono i promotori, perché la poesia è già iper-traduzione, trans-creazione di processi intimi e storici, legata all'oralità e al ritmo. Nelle Americhe, del Nord come del Sud, la musica e la poesia danno forma a trans-culturazioni globali, spesso riprese nel resto del mondo. Quella americana è una trans-poesia che canta il riscatto dell'uomo, la libertà e l'amore della natura. Come ogni vera poesia e ogni processo storico, può essere un atto salvifico, esoterico: comunicazione ritmica che attraversa barriere linguistiche e identità, e così una delle poche vie che hanno gli uomini per riconoscersi fratelli e figli. Il saggio illustra questa tesi esaminando la poesia di Lezama Lima, Joyce, Paz, de Campos, dei Beats e di Carmelo Bene.

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Pubblicato

30-08-2008

Fascicolo

Sezione

Poesia e tradução

Come citare

Licciardello, N. (2008). Voci di Trans-poesia dalle Americhe a Carmelo Bene. Revista De Italianística, 16, 97-122. https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i16p97-122